Nel mondo estremamente variegato del boardgames
ci sono pochi casi di vere e proprie icone di questa attività ludica. Tra queste,
senza alcun dubbio PanzerBlitz e I suoi
“fratelli”: Panzer Leader e, in misura indubbiamente minore, ma non per questo
da sottovalutare, Arab Israeli Wars.
Quando, 50 anni
fa il mercato dei boardames era dominato dalla Avalon Hill e da poche altre case,
l’uscita sul mercato di Panzer Blitz generò una rivoluzione nel modo di giocare
e aprì al wargame - fino a quel punto attività
limitata a pochi “nerds” - ampie fette di pubblico fino a quel momento poco
interessato a questi giochi.
Progettato da Jim Dunnigan
nel 1970, una sua prima versione test venne pubblicata sulla rivista Strategy & Tactics nr. 22 nello
stesso anno per poi essere messo sul mercato nella veste che gran parte di noi
conosce dalla Avalon Hill e venduto fino al 1996 in oltre 320,000 pezzi: il
gioco di maggior successo in assoluto nel mondo del wargame. Se oggi pensiamo
che i boardgames moderni vengono pubblicati se e solo raggiungono almeno 500
copie in fase di prenotazione, altrimenti non se ne fa niente, la scala del
successo di Panzer Blitz, bissata dalla sua variante Panzer Leader, venduto in
oltre 150.000 copie, è più che evidente.
Panzer Blitz fu il primo boardgame tattico (unità tedesche a livello di
plotone, compagnie per quelle sovietiche), giocabile, ben progettato, basato su
manuali operativi militari e su informazioni sull’impiego di singole unità che al
tempo in cui venne concepito erano in gran parte ancora classificate. Era
impostato su scenari sul fronte orientale nella Seconda Guerra Mondiale con una
mappa ad esagoni rappresentanti circa 250 m di terreno e articolato su turni alternati
rappresentanti 6 minuti di tempo reale. Il successivo Panzer Leader fu
sviluppato, da una parte per mettere mano ad alcune incongruenze di Panzer
Blitz, revisionando il sistema delle regole, dall’altra per introdurre una
serie di nuovi scenari sul fronte occidentale, dalla Normandia fino alle
Ardenne, con nuove unità e funzionalità, ma sempre senza appesantire la
dinamica del gioco e il corpo del regolamento.
Panzer Leader, sistemati i “lati grigi” di Panzer Blitz, che ben
sfruttati aiutavano i giocatori esperti ad utilizzare il meccanismo di gioco a
proprio favore ma in modo assolutamente irrealistico, è, ancora oggi, un gioco
straordinario per la sua modernità, semplicità, velocità, dinamismo e piacevolezza
del sistema di gioco. Le sue regole
sono semplici, considerato il livello di complessità del sistema; è giocabile
da minimo due fino a quattro-sei anche di più, giocatori; le mappe, isomorfe,
sono geniali consentendo, posizionandole in modo adeguato, 48 differenti
combinazioni e permettono dunque varianti e scenari innumerevoli come vedremo e
anche numerosi macro-scenari, mantenendo semplicità e dinamicità al gioco. I
counters di entrambi i giochi, sono anch’essi ottimi per completezza di
informazioni pur nella loro essenzialità grafica con una semplice siluette per i
veicoli e adottando la simbologia NATO per le altre unità. Sono anche molto ben
bilanciati e rappresentativi delle caratteristiche dei pezzi reali che
riproducono se non per un aspetto, quello della velocità dei veicoli.
Wikipedia,
nella sua descrizione del gioco, fa giustamente notare che la difficoltà di
distruggere i pezzi nemici con il semplice tiro diretto stimola i giocatori ad
utilizzare tattiche di attacco combinato rispetto alla semplice concentrazione
di fuoco e alla casualità del tiro del dado. Si tratta questo, guarda caso, di un
aspetto di perfetta aderenza al realismo dei combattimenti dalla Seconda Guerra
mondiale in poi, altra testimonianza, se vogliamo, del valore di questi giochi.
Insomma, senza
dubbio i tre “tattici” della Avalon Hill sono wargames di mezza età e per
questo è oramai un luogo comune l’espressione che spesso si sente tra i
giocatori - ma solo perché non si vuole approfondire bene la materia - che sono
giochi “superati”.
In realtà
l’evoluzione di Panzer Blitz/Panzer Leader non si è mai fermata. 500.000 copie
vendute dei due giochi, a cui bisogna aggiungere quelle di Arab Israeli Wars,
significa che probabilmente ogni giocatore di wargame della Terra con più di 40
anni di età ne ha in casa almeno una copia e qualcuno di essi, tra i più
intraprendenti, non solo lo hanno giocato fino a consumare scatole e pedine (parlo
per esperienza personale, ovviamente) ma ne hanno analizzato a fondo le
caratteristiche e pensato a varianti e nuovi scenari.
La rivista
ufficiale della Avalon Hill, “The General”, subito dopo l’uscita di Panzer
Blitz cominciò a pubblicare articoli con la spiegazioni delle regole più
complesse, analisi tattiche per meglio utilizzare i pezzi del gioco, analisi
degli scenari e scenari aggiuntivi molto interessanti. Lo stesso si fece per
Panzer Leader, fino ad arrivare, testimonianza della versatilità del sistema di
gioco ad una importante variante: Panzer Leader ’40 con una serie di scenari e
nuovi counters realizzata sempre dalla Avalon Hill per simulare il blitz
tedesco in Francia nel 1940.
Ma quello era
solo l’inizio. Di nuovi scenari, tra ufficiali e “fatti in casa” ne sono stati
fatti più di 200 da The Boardgamer,
VAIPA, Old Soldiers Magazine e tanti altri. L’elenco, incompleto, si
trova su www.grognard.com
ed è impressionante. Si va dalla Finlandia al deserto africano, dall’Etiopia
alla Corea, passando per i “what if”, il Pacifico, Panzer Leader ’70 per
scenari tra NATO e Patto di Varsavia e quelli per le operazioni
aviotrasportate, notturne, invernali etc. Tutto ovviamente disponibile a tutti grazie al
web. Venne poi il più recente Arab Israeli Wars, terza decilanzione della serie
che, se non fosse per la frustrazione generata dalle continue sconfitte tenendo
gli arabi, si può considerare come lo zenith dell’evoluzione del gioco basico.
Abbiamo parlato
di gioco base, di analisi, nuovi pezzi, nuovi scenari, evoluzioni continue. Poi
la Avalon Hill fallì, tanti altri giochi delle case editrici più varie vennero
messi sul mercato e comunque Panzer Leader era considerato “superato”. Superato
da cosa non è mai stato chiarito. Sul fronte dei wargame tattici quello che si
è visto è stata la proliferazione di complicazione, macchinosità, regole
difficili da decifrare, lentezza, giochi poco giocabili o poco realistici tipo
gli “operazionali” andati poi di gran moda, counters indecifrabili pieni di
sigle e numeri, fino ad arrivare al top di Advanced Squad Leader, sempre della
stessa Avalon Hill che, con poche eccezioni, si potrebbe considerare il gioco
che ha passato più tempo in assoluto negli scaffali degli appassionati senza
venir mai giocato visto che per farlo decentemente serviva un computer nel
cervello per tener conto dei calcoli e delle sequenze dei movimenti.
Nel frattempo
però, e siamo arrivati agli anni ’90, un importante articolo venne pubblicato
sempre sul citato www.grognard.com da parte di Carl Fung: “Panzer
Leader and Panzerblitz supplemented by The Arab-Israeli Wars rules”
(https://grognard.com/variants/plpb.txt) dove in pratica si elencavano pochissime, basiche
indicazioni per adattare PB e PL alle nuove regole di Arab Israeli Wars,
inclusa una tabella di conversione allegata, che come su quest’ultimo gioco, evidenziava
la necessità di ridurre la velocità dei veicoli in quanto quella illustrata sui
counters dei veicoli era considerata troppo alta e vicina a quella massima dei
veicoli illustrati, non a quella reale concretamente possibile in battaglia.
Proprio in
questo periodo per i nostri tre giochi stava per “sorgere una nuova alba”,
consentitemi la licenza poetica e proprio qui in Italia. A Modena un gruppo di
appassionati, Sergio Cuoghi, Enrico Tagliacuzzi, Paolo Artioli e Massimo
Cottafavi, già noti per essere attivi nell’elaborazione di nuovi scenari di
Panzer Leader (da evidenziare il macro sullo sbarco a Dieppe e quelli relativi
all’operazione Goodwood) e soprattutto per Arab Israeli Wars (scenari per le
guerre indo-pakistane o tra arabi e israeliani compresa la campagna del Libano
nel 1982), crearono, basandolo, così come aveva fatto negli USA Carl Fung, proprio
su Arab Israeli Wars che come abbiamo visto si può considerare il culmine
dell’evoluzione del sistema, il nuovo Improved Panzer Leader. Un grande lavoro
di profonda revisione delle regole, dei counters e delle loro caratteristiche,
di elaborazione di nuovi scenari: Sicilia, Salerno, la Linea Gotica, Cassino, Anzio,
uno più interessante e piacevole da giocare dell’altro.
Il nuovo IPL, a
quei tempi Internet era nella sua infanzia, veniva venduto per posta, in copia
cartacea, con i counters - compresi una bella serie di pezzi per il Regio Esercito
e la Regia Aeronautica - e le nuove mappe, da tagliare e incollare su
cartoncino: un lavoro non da poco considerando le centinaia di unità che
vengono utilizzate nei vari scenari. Le regole erano in italiano (forse il vero
limite commerciale di questo importante lavoro), i pezzi rappresentanti i
veicoli ancora la classica siluette nera su fondo colorato.
Il nuovo IPL è
un gioco eccezionale. Per chi era avvezzo alle regole di Panzer Blitz/Panzer
Leader/Arab Israeli Wars bastavano poche ore e un paio di scenari giocati per
prenderci la mano, mentre il novizio ne scopriva subito tutte le sue potenzialità.
Gli scenari, stupendi quelli sulla Sicilia e Salerno, più dinamici, ovviamente
rispetto a quelli del 1944 in Italia, sono innumerevoli e variegati, compresi
dei macro da giocare in almeno 6 giocatori.
Acquistai tutta
la serie prodotta a Modena – un totale di alcune decine di scenari - che oggi continuiamo a giocare a Torino
ogni settimana presso il circolo La Piccola Armata dopo 15 anni di gioco
intensivo a Roma, sebbene con un ulteriore evoluzione del sistema: piccole
incongruenze sono state sistemate per completare, diciamo, il ciclo vitale di
questo gioco e integrate nel regolamento generale; i counters dei veicoli sono
stati tutti rifatti con siluette a colori che rendono giustizia al realismo,
così come le mappe, anch’esse rifatte da appassionati negli USA e disponibili
gratuitamente sul web, con colori più realistici.
Se oggi un
“vecchio” giocatore vedesse uno scenario di IPL, stenterebbe a riconoscere che
si tratta pur sempre dell’altrettanto “vecchio” Panzer Leader, del quale,
effettivamente ha oramai abbastanza poco. Improved Panzer Leader oggi è un
gioco più moderno che mai. In assenza di ulteriori sviluppi da parte di chi ha
originato il progetto, sarebbe auspicabile se non altro la traduzione delle
regole in inglese e la loro condivisione sui vari siti web e gruppi Facebook
dedicati ai giochi della serie che mostrano una certa vitalità, soprattutto
negli Stati Uniti, se non addirittura la sua pubblicazione commerciale.
Resta
emblematico della passione generata da questi giochi un fatto di cui sono stato
fortunato protagonista tempo fa, quando da poco trasferitomi a Torino buttai
li, su un gruppo Facebook dedicato a Panzer Leader, ma senza particolare
speranza, un semplice messaggio: “c’è qualcuno che gioca PL a Torino?”. Dopo
pochi minuti ottenni una risposta: “io”. Era l’attuale Presidente della Piccola
Armata. Da quel momento ogni settimana – ora un piccolo gruppo si è formato
stabilmente - dalla Sicilia alle Ardenne, da Salerno alla Normandia, Improved
Panzer Leader ci allieta serate ricche di interessanti considerazioni,
storiche, tattiche e operative . Grazie “vecchio” Panzer Leader.